Alunno aggressivo e docente fragile
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Alunno aggressivo e docente fragile
Promemoria primo messaggio :
Buongiorno a tutti e a tutte. Sono una giovane docente di sostegno non ancora specializzata ma con diverse esperienze alle spalle. Quest’anno, tramite MAD, mi sono state assegnate due classi quinte della scuola primaria (12 ore ognuna). In una delle due, sto seguendo un alunno con dei seri problemi comportamentali di tipo aggressivo-provocatorio, che al momento non segue alcun percorso (la situazione familiare è molto difficile così come il rapporto con la scuola e non mi dilungo), in quanto la docente di sostegno che aveva 24 ore ha richiesto che la sua cattedra fosse condivisa per la gravità del caso. Il bambino, anche grosso fisicamente, ha delle crisi continue: calci, pugni, sputi, testate, e qualsiasi altra cosa possa arrecare del male, oltre a lanciare materiali e arredo scolastico, banchi e sedie compresi. Inoltre, fugge continuamente dall’aula e dalla scuola, nel quale vi è per fortuna un cortile. Il clima non è sereno, in quanto dalla dirigenza e dalle colleghe in generale vi è poco aiuto e molta colpevolezza con frasi del tipo “evidentemente io sono più atletica di te”, “non mi sembra così difficile riportare un bimbo in classe”, “dovete resistere fino a giugno”. Premetto che il bimbo pesa molto più di me, io ho dei seri problemi di salute anche se dall’esterno cerco di mascherarli e non sono visibili: ho la fibromialgia, l’endometriosi e altri problemi cronici quotidiani che non mi permettono di correre. Anche volendo, il mio corpo non corre e mi sforzo ogni giorno per farlo. Fare su e giù per le scale continuamente, camminare veloce cercando di rincorrere l’alunno e prendere botte continue mi sta costando caro fisicamente (dalla dirigenza non gradiscono la compresenza, da quanto ho capito, ergo, chi ha il bambino “in carico” se la vede da solo).
Vorrei umilmente dei consigli. Ho una forte paura in questo momento per le responsabilità che potrebbero esserci e per ciò che potrebbe accadere. Non ho comunicato i miei problemi di salute proprio perché non ne ho mai avuto la necessità e premetto che sono una pedagogista che ha lavorato anche come terapista comportamentale, quindi non è il primo caso del genere con cui lavoro, ma mi ritrovo ad essere molto spaventata poiché il mio è un limite fisico. Inoltre, la mia sintomatologia sta peggiorando proprio per via dello sforzo fisico che mi ritrovo a compiere ogni giorno.
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio possiate darmi.
Buongiorno a tutti e a tutte. Sono una giovane docente di sostegno non ancora specializzata ma con diverse esperienze alle spalle. Quest’anno, tramite MAD, mi sono state assegnate due classi quinte della scuola primaria (12 ore ognuna). In una delle due, sto seguendo un alunno con dei seri problemi comportamentali di tipo aggressivo-provocatorio, che al momento non segue alcun percorso (la situazione familiare è molto difficile così come il rapporto con la scuola e non mi dilungo), in quanto la docente di sostegno che aveva 24 ore ha richiesto che la sua cattedra fosse condivisa per la gravità del caso. Il bambino, anche grosso fisicamente, ha delle crisi continue: calci, pugni, sputi, testate, e qualsiasi altra cosa possa arrecare del male, oltre a lanciare materiali e arredo scolastico, banchi e sedie compresi. Inoltre, fugge continuamente dall’aula e dalla scuola, nel quale vi è per fortuna un cortile. Il clima non è sereno, in quanto dalla dirigenza e dalle colleghe in generale vi è poco aiuto e molta colpevolezza con frasi del tipo “evidentemente io sono più atletica di te”, “non mi sembra così difficile riportare un bimbo in classe”, “dovete resistere fino a giugno”. Premetto che il bimbo pesa molto più di me, io ho dei seri problemi di salute anche se dall’esterno cerco di mascherarli e non sono visibili: ho la fibromialgia, l’endometriosi e altri problemi cronici quotidiani che non mi permettono di correre. Anche volendo, il mio corpo non corre e mi sforzo ogni giorno per farlo. Fare su e giù per le scale continuamente, camminare veloce cercando di rincorrere l’alunno e prendere botte continue mi sta costando caro fisicamente (dalla dirigenza non gradiscono la compresenza, da quanto ho capito, ergo, chi ha il bambino “in carico” se la vede da solo).
Vorrei umilmente dei consigli. Ho una forte paura in questo momento per le responsabilità che potrebbero esserci e per ciò che potrebbe accadere. Non ho comunicato i miei problemi di salute proprio perché non ne ho mai avuto la necessità e premetto che sono una pedagogista che ha lavorato anche come terapista comportamentale, quindi non è il primo caso del genere con cui lavoro, ma mi ritrovo ad essere molto spaventata poiché il mio è un limite fisico. Inoltre, la mia sintomatologia sta peggiorando proprio per via dello sforzo fisico che mi ritrovo a compiere ogni giorno.
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio possiate darmi.
ninna18- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 17.01.22
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Non ho assolutamente detto questo.giovanna onnis ha scritto:E il docente ipovedente dove lo collocheresti dal momento che per te non è in grado di insegnare?NonIre ha scritto:Ellie* ha scritto:Io non mi sento offesa. Che la natura e l'uomo siano imperfetti è un dato incontestabile.
Mi sembra inutile e anche insostenibile fare lavoro sull'inclusione se poi portiamo categorie fasciste come parametro.
Brutta storia questa.
Qualcuno di voi si fiderebbe a salire su un autobos con un autista ipovedente o ipoacusico che fa quel lavoro perchè si è preparato per quello e gli piace tanto?
Ire, ma che dici? dobbiamo includere tutti! cosa sei diventata, fascista?
No, carissimi, l'inclusione non è fare fare tutto a tutti, l'inclusione, se non sbaglio è far fare a tutti quello chue sono capaci di fare, proteggendo e tutelandoli nella fragilità e valorizzando i loro talenti.
L'autista ipovedente magari è un ottimo manager gestionale e quello ipoacusico forse può occuparsi di magazzino
Leggi bene. Ho detto docente cieco che non vuole in classe l'assistente che lo stato gli ha messo a disposizione.
È pericoloso per sé, per gli altri e le sue lezioni non possono essere regolari. "Professore dove sto sbagliando? " "Fammi vedere!"
Cerchiamo di guardare oltre l orticello di casa?
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Come il docente dsa grave a cui viene concesso di fare l'orale al posto dello scritto e a cui l'alunno chiede di correggere l'errore grammaticale?
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Può il docente non vedente usare la metacognizione per vedere un compito ?
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
No, e infatti l'insegnante non vedente è affiancato da un assistente che lo supporta nella gestione della sua disabilità. Perchè l'insegnante non vedente è disabile.
L'insegnante con dsa non è disabile, come tu mi insegni, e ammetto di non sapere come faccia a correggere le prove dei suoi studenti. Se tu lo sai e vuoi dirmelo lo apprendo volentieri.
In questo topic però non si parla di questo: la collega che ha scritto il primo intervento non ha alcuna disabilità o patologia invalidante, è semplicemente una persona con qualche acciacco, come, a spanne, almeno la metà del corpo docente, data l'età media. Possiamo riconoscere che non c'è alcuna correlazione tra le due situazioni?
Per il lavoratore disabile sono previsti sussidi compensativi: per questa collega invece (cioè, potenzialmente, per chiunque di noi) non c'è nulla da compensare perchè non c'è alcuna incapacità di svolgere le proprie mansioni contrattuali. Eventuali supporti (p. es. Intervento di personale educativo), in una situazione come quella descritta, dipendono dalla disabilità dello studente, non da quella dell'insegnante.
Evitiamo di cadere nel solito mondo alla rovescia.
L'insegnante con dsa non è disabile, come tu mi insegni, e ammetto di non sapere come faccia a correggere le prove dei suoi studenti. Se tu lo sai e vuoi dirmelo lo apprendo volentieri.
In questo topic però non si parla di questo: la collega che ha scritto il primo intervento non ha alcuna disabilità o patologia invalidante, è semplicemente una persona con qualche acciacco, come, a spanne, almeno la metà del corpo docente, data l'età media. Possiamo riconoscere che non c'è alcuna correlazione tra le due situazioni?
Per il lavoratore disabile sono previsti sussidi compensativi: per questa collega invece (cioè, potenzialmente, per chiunque di noi) non c'è nulla da compensare perchè non c'è alcuna incapacità di svolgere le proprie mansioni contrattuali. Eventuali supporti (p. es. Intervento di personale educativo), in una situazione come quella descritta, dipendono dalla disabilità dello studente, non da quella dell'insegnante.
Evitiamo di cadere nel solito mondo alla rovescia.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Ire ha scritto: No, carissimi, l'inclusione non è fare fare tutto a tutti, l'inclusione, se non sbaglio è far fare a tutti quello chue sono capaci di fare, proteggendo e tutelandoli nella fragilità e valorizzando i loro talenti.
A proposito, sposo questo proclama (anche se dubito che ci troveremmo d'accordo nella sua declinazione pratica).
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Hai assolutamente ragione anche sul mondo alla rovescia. Non sono stata io a portare il discorso sui dsa lo fa chi ha un po' il dente avvelenato con me o con i dsa. Carla associava il docente non vedente al docente con dsa perché io ho riportato un aneddoto di vita vissuta su un docente non vedente che non voleva l'assistente un classe. Con l'assistente la persona cieca può insegnare ma se non vuole l'assistente converrai con me che quello non è il suo lavoro. Come fa un dsa a correggere i compiti? Nel corso del tempo ha sviluppato strategie metacognitive tali per cui ad esempio scatta l'allarme nelle situazioni in cui è solito fare errori. Tserpina ha scritto:No, e infatti l'insegnante non vedente è affiancato da un assistente che lo supporta nella gestione della sua disabilità. Perchè l'insegnante non vedente è disabile.
L'insegnante con dsa non è disabile, come tu mi insegni, e ammetto di non sapere come faccia a correggere le prove dei suoi studenti. Se tu lo sai e vuoi dirmelo lo apprendo volentieri.
In questo topic però non si parla di questo: la collega che ha scritto il primo intervento non ha alcuna disabilità o patologia invalidante, è semplicemente una persona con qualche acciacco, come, a spanne, almeno la metà del corpo docente, data l'età media. Possiamo riconoscere che non c'è alcuna correlazione tra le due situazioni?
Per il lavoratore disabile sono previsti sussidi compensativi: per questa collega invece (cioè, potenzialmente, per chiunque di noi) non c'è nulla da compensare perchè non c'è alcuna incapacità di svolgere le proprie mansioni contrattuali. Eventuali supporti (p. es. Intervento di personale educativo), in una situazione come quella descritta, dipendono dalla disabilità dello studente, non da quella dell'insegnante.
Evitiamo di cadere nel solito mondo alla rovescia.
Non avendo egni deficit cognitivi , all'età dell'insegnamento ha imparato come superare le difficoltà. Ma è proprio un discorso che qui non c'entra.
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
No no, io mica parlo dell'alunno DSA diventato uomo che ha partecopato af un normale concorso per l'insegnamento e lo ha superato dimostrando di avere le capacità per fare questo lavoro. Qualsiasi essere umano che supera un concorso per l'insegnamento nelle forme e nei modi consoni ha diritto ad insegnare esattamente come me. Io trovo assurdo che un soggetto a prescindere della sua disabilità possa svolgere un concorso per l'insegnamento sostituendo la prova scritta con una prova orale perché non è in grado di scrivere. Sei tu che discrimini le persone in base al fatto che siano disabili o meno e questo si chiama razzismo. Una persona cieca non può correggere un errore di grammatica, Perfetto, non lo può fare nemmeno un soggetto gravemente dsa che addirittura supera un concorso senza dimostrare di saper scrivere, perché evidentemente è già acclarato che non lo sa fare
Per la cronaca saper leggere scrivere e far di conto sono l'Abc per l'insegnamento, il perfetto stato di salute no Tanto è vero che andiamo in pensione a 67 anni come tutti gli altri lavoratori non fragili
Per la cronaca saper leggere scrivere e far di conto sono l'Abc per l'insegnamento, il perfetto stato di salute no Tanto è vero che andiamo in pensione a 67 anni come tutti gli altri lavoratori non fragili
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Esiste anche il caso di una maestra che faceva errori grammaticali molto gravi e peggiori di quelli dei suoi alunni, che insegnava gli errori, che scriveva strafalcioni (ad esempio "Sciaquone" invece di SCIACQUONE) e correggeva quasi sempre sbagliato mentre gli alunni erano nel giusto, non è che per caso fosse "leggermente" disortografica/dislessica? I genitori si sono ribellati e senza troppi complimenti hanno tenuto in masso a casa i figli delle classi a lei affidate, ecco a che cosa può portare il mito dell'inclusione a tutti i costi anche tra i docenti oltre che tra gli alunni.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Adesso ci fermiamo.
Perché quello che è troppo è troppo
Non discrimino una persona perché disabile ma chiedo che sia garantito il requisito minimo della sicurezza .
. La persona che ha postato il quesito ha dichiarato di sta peggiorando nelle condizioni fisiche a causa del suo lavoro e soprattutto di essere preoccupata delle responsabilità per quello che potrebbe succedere io questo non lo ammetto con tutti i distinguo e le considerazioni sul fatto che una persona non deve essere lasciata sola quando lavora in una istituzione che dovrebbe far pronte collegialmente al problema.
In secondo luogo mi rammarico che una insegnante di sostegno qual è Carla dopo aver dichiarato che è una persona con DSA che supera il concorso ai requisiti dichiari al contempo che non dovrebbe essere permesso a una persona con DSA di superare una prova con gli strumenti compensativi e dispensativi riconosciuti dalla legge. Spero nell'effetto aggregante del forum che trascina magari oltre il vero pensiero ma temo che non sia affatto così
Perché quello che è troppo è troppo
Non discrimino una persona perché disabile ma chiedo che sia garantito il requisito minimo della sicurezza .
. La persona che ha postato il quesito ha dichiarato di sta peggiorando nelle condizioni fisiche a causa del suo lavoro e soprattutto di essere preoccupata delle responsabilità per quello che potrebbe succedere io questo non lo ammetto con tutti i distinguo e le considerazioni sul fatto che una persona non deve essere lasciata sola quando lavora in una istituzione che dovrebbe far pronte collegialmente al problema.
In secondo luogo mi rammarico che una insegnante di sostegno qual è Carla dopo aver dichiarato che è una persona con DSA che supera il concorso ai requisiti dichiari al contempo che non dovrebbe essere permesso a una persona con DSA di superare una prova con gli strumenti compensativi e dispensativi riconosciuti dalla legge. Spero nell'effetto aggregante del forum che trascina magari oltre il vero pensiero ma temo che non sia affatto così
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Il fatto che tu ti rammarichi mi lascia indifferente. Un insegnante deve saper scrivere? Sì, allora deve dimostrarlo anche al concorso. Anche perché se poi non sa scrivere, e questo è un altro paradosso, viene licenziato, Guarda un po'!
Quindi c'è una legge che gli dice che può fare un lavoro anche se non sa scrivere e poi c'è una legge che lo licenzia perché non sa scrivere. Qual è la legge ingiusta? Dimmi tu!
Quindi c'è una legge che gli dice che può fare un lavoro anche se non sa scrivere e poi c'è una legge che lo licenzia perché non sa scrivere. Qual è la legge ingiusta? Dimmi tu!
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Faccio una precisazione perché non mi piace e non è nel mio stile. Quello che volevo dire è che il discirso che fa ire è a mio parere discriminatorio, non che ire sia razzista. Non la conosco e non intervengo in questo forum per discutere con qualcuno. I professionisti però si distinguono e si giudicano per quello che fanno non per quello che sono. Spero di essere stata chiara. Io non voglio offendere nessuno Tantomeno Ire anche se non condivido il suo pensiero
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Ottima risposta Carla...la sottoscrivo in pieno!carla75 ha scritto:No no, io mica parlo dell'alunno DSA diventato uomo che ha partecopato af un normale concorso per l'insegnamento e lo ha superato dimostrando di avere le capacità per fare questo lavoro. Qualsiasi essere umano che supera un concorso per l'insegnamento nelle forme e nei modi consoni ha diritto ad insegnare esattamente come me. Io trovo assurdo che un soggetto a prescindere della sua disabilità possa svolgere un concorso per l'insegnamento sostituendo la prova scritta con una prova orale perché non è in grado di scrivere. Sei tu che discrimini le persone in base al fatto che siano disabili o meno e questo si chiama razzismo. Una persona cieca non può correggere un errore di grammatica, Perfetto, non lo può fare nemmeno un soggetto gravemente dsa che addirittura supera un concorso senza dimostrare di saper scrivere, perché evidentemente è già acclarato che non lo sa fare
Per la cronaca saper leggere scrivere e far di conto sono l'Abc per l'insegnamento, il perfetto stato di salute no Tanto è vero che andiamo in pensione a 67 anni come tutti gli altri lavoratori non fragili
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
A questo punto sai che ti dico....pensala come vuoi orticello o non orticello....goditi la tua presunzione e continua a rimangiarti ciò che hai detto e che, però, sostieni di non aver mai detto.Ire ha scritto:Non ho assolutamente detto questo.giovanna onnis ha scritto:E il docente ipovedente dove lo collocheresti dal momento che per te non è in grado di insegnare?NonIre ha scritto:Ellie* ha scritto:Io non mi sento offesa. Che la natura e l'uomo siano imperfetti è un dato incontestabile.
Mi sembra inutile e anche insostenibile fare lavoro sull'inclusione se poi portiamo categorie fasciste come parametro.
Brutta storia questa.
Qualcuno di voi si fiderebbe a salire su un autobos con un autista ipovedente o ipoacusico che fa quel lavoro perchè si è preparato per quello e gli piace tanto?
Ire, ma che dici? dobbiamo includere tutti! cosa sei diventata, fascista?
No, carissimi, l'inclusione non è fare fare tutto a tutti, l'inclusione, se non sbaglio è far fare a tutti quello chue sono capaci di fare, proteggendo e tutelandoli nella fragilità e valorizzando i loro talenti.
L'autista ipovedente magari è un ottimo manager gestionale e quello ipoacusico forse può occuparsi di magazzino
Leggi bene. Ho detto docente cieco che non vuole in classe l'assistente che lo stato gli ha messo a disposizione.
È pericoloso per sé, per gli altri e le sue lezioni non possono essere regolari. "Professore dove sto sbagliando? " "Fammi vedere!"
Cerchiamo di guardare oltre l orticello di casa?
Mi rispondi dicendomi "leggi bene", ma sono io che dico a te di rileggere quanto hai scritto in quanto ogni parola ha un preciso significato
Se tutti ti abbiamo risposto in un certo modo ci sarà un motivo o no?...o siamo noi, in tanti, ad aver capito male ciò che tu "non hai mai detto"?
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Il docente di sostegno deve avere delle competenze identiche a quelle dei docenti curricolari. Non mi risulta che sul contratto sia prevista la prestanza fisica, la capacità di correre e di tollerare aggressioni fisiche.
Informa il dirigente sulle difficoltà del caso senza dovere aggiungere NULLA delle tue condizioni di salute. Non sei tenuta ad avere doti atletiche o forza fisica: il tuo lavoro è quello dell'insegnante.
Se fossi uno scaricatore di porto o un militare, allora in quel caso, potresti anche non sapere nemmeno leggere e scrivere correttamente ma avrebbero ragione a "cacciarti" per carenza di requisiti idonei alla mansione (non a casa nei concorsi per l'arma sono previste prove fisiche). Che io sappia la concorso per i docenti non ho sentito di prove relativa ai 4000 metri da percorrere in tot minuti o roba simile (cosa invece presente nei concorsi dei militari).
Il problema non è tuo, è della scuola e dell'intero consiglio di classe. Tu puoi sinceramente dire che non ce la fai a correre e non riesci a contenerlo e nessuno potrebbe dirti nulla.
Informa il dirigente sulle difficoltà del caso senza dovere aggiungere NULLA delle tue condizioni di salute. Non sei tenuta ad avere doti atletiche o forza fisica: il tuo lavoro è quello dell'insegnante.
Se fossi uno scaricatore di porto o un militare, allora in quel caso, potresti anche non sapere nemmeno leggere e scrivere correttamente ma avrebbero ragione a "cacciarti" per carenza di requisiti idonei alla mansione (non a casa nei concorsi per l'arma sono previste prove fisiche). Che io sappia la concorso per i docenti non ho sentito di prove relativa ai 4000 metri da percorrere in tot minuti o roba simile (cosa invece presente nei concorsi dei militari).
Il problema non è tuo, è della scuola e dell'intero consiglio di classe. Tu puoi sinceramente dire che non ce la fai a correre e non riesci a contenerlo e nessuno potrebbe dirti nulla.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Infatti si dimentica che contenere qualcuno fisicamente non è una bazzecola perché c'è il rischio concreto di fargli male. Stessa cosa il corrergli dietro ed "acciuffarlo". Negli sport di lotta insegnano come difendersi, come attaccare e come difendersi ed attaccare.lucetta10 ha scritto:Ire ha scritto:Adesso ci fermiamo.
Perché quello che è troppo è troppo
Non discrimino una persona perché disabile ma chiedo che sia garantito il requisito minimo della sicurezza .
. La persona che ha postato il quesito ha dichiarato di sta peggiorando nelle condizioni fisiche a causa del suo lavoro e soprattutto di essere preoccupata delle responsabilità per quello che potrebbe succedere io questo non lo ammetto con tutti i distinguo e le considerazioni sul fatto che una persona non deve essere lasciata sola quando lavora in una istituzione che dovrebbe far pronte collegialmente al problema.
E NO!
La collega ha riferito che le sue condizioni peggiorano, non a causa del suo lavoro ma a causa di violenze e episodi non tollerabili e che non fanno assolutamente parte del suo lavoro e non si dovrebbero tollerare.
Non le sono venuti i polipi per usura delle corde vocali o il tunnel carpale a furia di correggere, ma le si sono amplificati sintomi di una malattia assolutamente compatibile con l'insegnamento, a causa di un trattamento che non dovrebbe subire, ma come si fa a insistere su questo punto?calci, pugni, sputi, testate, e qualsiasi altra cosa possa arrecare del male, oltre a lanciare materiali e arredo scolastico, banchi e sedie compresi. Inoltre, fugge continuamente dall’aula e dalla scuola
questo sarebbe parte del suo lavoro?
I timori rispetto a quello che potrebbe succedere stanno proprio nel fatto che viene messa a contatto con una situazioni al di fuori della sua competenza professionale. Non è in grado di garantire la sorveglianza come non lo sarebbero molti di noi, perchè la situazione è eccezionale e quale che fosse, il docente di sostegno avrebbe lo stesso problema.
Non si può certo pensare che se fosse grande, grosso e in salute avrebbe carta bianca nello schienare il bambino o spezzargli un braccio per non fargli lanciare oggetti!
MA questi non sono problemi del docente di sostegno in quanto docente di sostegno!
D'altronde tutti i vari interventi che suggeriscono le varie equipè di psicologi riguardano la prevenzione della crisi, il controllo dell'ambiente, perché lo sanno benissimo anche loro che quando la crisi è in atto non c'è nulla da fare ma solo aspettare che passi!
https://www.istruzioneer.gov.it/2018/07/18/prevenzione-e-gestione-delle-crisi-comportamentali-a-scuola-ii-edizione/
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Cara Ellie episodi non tollerabili e che non si dovrebbero tollerare. Sono d'accordo con te ma questi episodi sono la conseguenza di una patologia che naturalmente va trattata Ma che nelle more del trattamento può dare adito a episodi di questo tipo. Quindi non abbiamo cura di ricollocare un insegnante che si può trovare in questa situazione e che a causa di una patologia può trovarsi a non saperla gestire e invece ce la prendiamo con il bambino dicendo Fa cose non tollerabili e che non vanno tollerate ?Ellie* ha scritto:Infatti si dimentica che contenere qualcuno fisicamente non è una bazzecola perché c'è il rischio concreto di fargli male. Stessa cosa il corrergli dietro ed "acciuffarlo". Negli sport di lotta insegnano come difendersi, come attaccare e come difendersi ed attaccare.lucetta10 ha scritto:Ire ha scritto:Adesso ci fermiamo.
Perché quello che è troppo è troppo
Non discrimino una persona perché disabile ma chiedo che sia garantito il requisito minimo della sicurezza .
. La persona che ha postato il quesito ha dichiarato di sta peggiorando nelle condizioni fisiche a causa del suo lavoro e soprattutto di essere preoccupata delle responsabilità per quello che potrebbe succedere io questo non lo ammetto con tutti i distinguo e le considerazioni sul fatto che una persona non deve essere lasciata sola quando lavora in una istituzione che dovrebbe far pronte collegialmente al problema.
E NO!
La collega ha riferito che le sue condizioni peggiorano, non a causa del suo lavoro ma a causa di violenze e episodi non tollerabili e che non fanno assolutamente parte del suo lavoro e non si dovrebbero tollerare.
Non le sono venuti i polipi per usura delle corde vocali o il tunnel carpale a furia di correggere, ma le si sono amplificati sintomi di una malattia assolutamente compatibile con l'insegnamento, a causa di un trattamento che non dovrebbe subire, ma come si fa a insistere su questo punto?calci, pugni, sputi, testate, e qualsiasi altra cosa possa arrecare del male, oltre a lanciare materiali e arredo scolastico, banchi e sedie compresi. Inoltre, fugge continuamente dall’aula e dalla scuola
questo sarebbe parte del suo lavoro?
I timori rispetto a quello che potrebbe succedere stanno proprio nel fatto che viene messa a contatto con una situazioni al di fuori della sua competenza professionale. Non è in grado di garantire la sorveglianza come non lo sarebbero molti di noi, perchè la situazione è eccezionale e quale che fosse, il docente di sostegno avrebbe lo stesso problema.
Non si può certo pensare che se fosse grande, grosso e in salute avrebbe carta bianca nello schienare il bambino o spezzargli un braccio per non fargli lanciare oggetti!
MA questi non sono problemi del docente di sostegno in quanto docente di sostegno!
D'altronde tutti i vari interventi che suggeriscono le varie equipè di psicologi riguardano la prevenzione della crisi, il controllo dell'ambiente, perché lo sanno benissimo anche loro che quando la crisi è in atto non c'è nulla da fare ma solo aspettare che passi!
https://www.istruzioneer.gov.it/2018/07/18/prevenzione-e-gestione-delle-crisi-comportamentali-a-scuola-ii-edizione/
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Grazie Ellie, molto interessante il protocollo della Regione Emilia. Dovrebbe essere adottato da tutte le regioni A tutela degli insegnanti
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
carla75 ha scritto:Grazie Ellie, molto interessante il protocollo della Regione Emilia. Dovrebbe essere adottato da tutte le regioni A tutela degli insegnanti
Davvero? Sono lieta che siamo d'accordohttps://i.servimg.com/u/f75/18/66/93/28/cattur10.jpg
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Ire ha scritto: Quindi non abbiamo cura di ricollocare un insegnante che si può trovare in questa situazione e che a causa di una patologia può trovarsi a non saperla gestire e invece ce la prendiamo con il bambino dicendo Fa cose non tollerabili e che non vanno tollerate ?
Nelle discussioni con te mi trovo sempre davanti a questa distorsione....
Dire che un bambino ha agiti non tollerabili non significa prendersela con lui. Significa descrivere la realtà, che è il punto di partenza necessario per cercare soluzioni a tutela sua e di tutti. Nel caso in oggetto, un insegnante sos atletico e prestante che rincorresse il bambino dalla mattina alla sera non sarebbe comunque una soluzione.
Non è negando le difficoltà (o addossandole a terzi, preferibilmente i docenti) che si costruisce un percorso che porti da qualche parte.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Alunno aggressivo e docente fragile
Verissimo e sono ancora d'accordo con te. Ma spiegami una cosa: quando dico che un docente non dovrebbe essere lasciato solo in situazioni così, cosa sto dicendo? Forse che nego il problema? Quando prima di Ellie posto le indicazioni sulla gestione delle crisi comportamentali sto negando il problema? Quando dico che non è giusto non è saggio non è sicuro che un docente sia impiegato in un lavoro rischioso per se stesso e per gli altri sto negando un problema?
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