Gestire una classe chiacchierona

Promemoria primo messaggio :

Sono un professore alle prime armi e ovviamente mi ritrovo la classe particolare: cioè quella chiacchierona e indisciplinata. Spesso ridono e scherzano e parlano fra di loro anche durante le lezione. E' liceo sportivo quindi potete ben immaginare cosa gli importi delle lingue. Non so proprio come fare. Dei rimproveri se ne fregano. Dopo un po' ricominciano. Mi hanno consigliato di sanzionare certi comportamenti ma mi viene sempre male farlo perché sono TUTTI insieme a parlare, mica uno. Quindi: o prendo come capro espiatorio una persona e la interrogo e metto 3 (perché non le sanno le cose) così dalla prossima volta evitano ancora di parlare (metodo che non mi piace), oppure metto una nota solo al primo o primi che mi capitano a occhio. Unico modo. Si sa che le note a tutta la classe non valgono nulla. Ho anche cercato di auto analizzare il mio metodo di insegnamento per cambiarlo, ma le premesse non sono positive dato che ricominciano sempre. Mi sono stancato di tornare a casa col mal di gola e mal di testa sempre e solo per questa classe. Consigli? La coordinatrice gli aveva intimato di cambiare atteggiamento e sembrava cambiato, ma oggi rieccoli così. Ok che era 5 ora ma non è ovviamente una giustificazione. Dovrei parlare del rispetto e dell'autocontrollo per educazione civica? Sono disperato.

Voglio darti anche altri consigli sia in positivo sia in negativo (cioé sulle cose da NON fare) in base alla mia esperienza. Allora, secondo me esistono due realtà diverse, ma che vanno usate entrambe:
L'AUTORITA': L'autorità è sostanzialmente la legge del più forte, si basa sul dovere e sulla coercizione per chi non obbedisce e trasgredisce, presuppone maniere forti: hanno bisogno dell'autorità gli alunni peggiori, più bulli e indisciplinati, più ingestibili. L'autorità sostanzialmente è anche il potere coercitivo che lo Stato stesso usa per punire chi commette reati.
B) L'AUTOREVOLEZZA: L'autorevolezza è qualcosa di diverso dall'autorità, è una dote molto più connessa al concetto di "umanità", presuppone una serie di doti come empatia (ma non troppa altrimenti rischi di giustificare atti anche gravi), saggezza, equilibrio soprattutto, imparzialità senza fare ingiustizie nei voti e nei commenti, carisma.
Il punto è appunto saper comprendere quando devi usare l'autorità, essere più duro e intransigente, e quando invece essere più comprensivo, flessibile, disposto al dialogo. Dipende dai soggetti che hai di fronte, dal clima di classe che si è instaurato.
Una strategia secondo me vincente è approcciarti al sapere che devi trasmettere come una specie di prodotto da vendere per coinvolgere gli alunni, è una forma di SEDUZIONE, intesa come capacità di trasmettere un forte interesse e fascino per ciò che viene trasmesso. Per fare questo devi anche scherzare, oppure teatralizzare la lezione, dipende però molto dalla materia.
Le cose da non fare sono:
A) Arrabbiarti in modo impulsivo con una sfuriata senza motivare il perché, magari dopo ritornando di nuovo calmo come se nulla fosse successo: in questo modo l'alunno non capirà e il messaggio educativo ben difficilmente arriverà, anzi susciterai semmai il ridicolo. L'autocontrollo e la coerenza nel modo di comportarsi è fondamentale.
B) Mettere note reagendo d'impulso ad un alunno che si comporta in modo scorretto senza farlo con un altro che invece forse era proprio lui la causa di tutto: prima di agire devi comprendere le dinamiche dialogando e comprendendo a fondo che cosa è successo.
C) Non devi essere egocentrico, cioè appunto troppo concentrato su te stesso, sulla lezione che spieghi: questo porta a non accorgerti di ciò che accade in classe e delle dinamiche relazionali, perché appunto sei incentrato sulla tua lezione.
D) Gesticolare troppo (anzi gesticola molto poco e solo quando strettamente necessario), il gesticolare  porta l'alunno a concentrarsi sui gesti che fai (e se è un soggetto discolo e bullo anche a deriderti) e non sulle tue parole!
E) Non guardare gli alunni negli occhi oppure al contrario mantenere il contatto visivo troppo intenso e ininterrotto con un alunno: entrambe le cose portano a confondere l'alunno, a farlo sentire non ascoltato e compreso (nel primo caso) oppure sottoposto a giudizio e controllo eccessivo (nel secondo caso).
F) Sbagliare i nomi degli alunni: ecco, può capitare che le prime volte se hai una classe nuova ti capita di sbagliare qualche nome, ma se capita spesso è una cosa che fa perdere credito e suscita purtroppo l'ilarità dei pargoli.

consigli utilissimi. grazie mille di cuore scuola70!