Maiuscolo al Concorso causa di annullamento?

Promemoria primo messaggio :

Scrivere tutto in maiuscolo al concorso puo' essere causa di annullamento della prova?

A rigore nella scrittura a mano, a meno che non sia estremamente lenta e misurata, non esiste uno "stampato maiuscolo" che non sia anche corsivo, in quanto comunque la penna non si stacca di continuo dal foglio (nessuno scrive come una cucitrice) e le lettere sono così unite da dei legamenti che formano il cursus della scrittura, appunto il "corsivo".

Si tratta solo di superare un blocco psicologico nei confronti di una sequenza di lettere che hanno il difetto, agli occhi di chi prova fastidio nei confronti del corsivo, di usare quattro linee come delimitazioni, invece di sole due.

Per molti è concettualmente ostico pensare alla G minuscola che scende sotto il rigo o la B e la D che salgono con l'asticella al di sopra, o la F, vera iattura, che va sia sopra che sotto.

Un sistema, non vincente, ma che alcune persone adottano, è la compressione delle minuscole, con asticelle poco pronunciate e pance inferiori compresse ad anello.

Se poi danno fastidio proprio le legature, altro blocco psicologico molto forte, potete provare lo "stampato minuscolo", cioè imitare sì lo stampato ma delle forme minuscole (le legature si riducono al minimo in questo caso).

Ricordo comunque che la minuscola non è altro che la scrittura carolingia, lievemente riadattata nei secoli, e che quindi deriva al 100% dalla maiuscola romana.

P.S. La scrittura corsiva romana, quella delle tavolette cerate, beh... quella sì era da incubo!!!

Anche a me sembra assurdo che una persona non sappia o non voglia scrivere in corsivo. Questi insegnanti compliano il registro SEMPRE in maiuscolo???Scrivono alla lavagna sempre in maiuscolo? E pensare che alla scuola primaria si insegna dalla classe prima a scrivere in corsivo...
A volte quando vado in prima i bambini stessi chiedono di scrivere in corsivo :-) questi insegnanti cosa rispondono in questo caso? NON CI RIESCO BAMBINI, SCUSATE :-))) Ma dai

era proprio quello volevo dire io!

Per infanzia e primaria è un conto, perché insegnare a scrivere secondo i vari sistemi è parte del programma, come sei io fossi un insegnante di disegno e non sapessi come si stende il colore a seconda dello strumento usato...

Per gli altri gradi scolastici tendo a essere più indulgente, ma non credo che il MIUR lo sarà...

Albith ha scritto:Per infanzia e primaria è un conto, perché insegnare a scrivere secondo i vari sistemi è parte del programma, come sei io fossi un insegnante di disegno e non sapessi come si stende il colore a seconda dello strumento usato...

Per gli altri gradi scolastici tendo a essere più indulgente, ma non credo che il MIUR lo sarà...

Approfitto di cotanto prof. :0)
Oggi sono al ripasso veloce e mi sta venendo la depressione! Ho una specie di mal di mare da ondate di pagine e pagine di storia, tecniche della disciplina specifica e altre discipline annesse e connesse...
Faccio pausa.

A proposito di grafia e tecniche artistiche... Io mi interesso di semiologia, in particolare del rapporto tra scrittura e simbologia (anche ermetica), raccolgo e studio testi scritti a mano, con le varie tipologie grafiche, ho diversi documenti d'archivio raccolti personalmente (in foto digitali) e manuali di ortografia scaricati dalla rete...

Se avrai la bontà di indicarmi dei link di tua conoscenza, qualsiasi cosa tu ritenga valido per approfondire, te ne sarò grato. Anche rimandi a testi fondamentali da acquistare vanno bene.

Grazie

Mi stupisce che una categoria che tratta abitualmente di DSA con i discenti poi non riesca a capire le medesime difficoltà dei docenti. Mah?!?

che pena!!!!!!!!!!!!!

Qui si tratta di un concorso pubblico! Per i Dsa ci sono gli strumenti compensativi e le misure dispensative. Se necessarie per il concorso andavano richieste prima. Per il resto ognuno può scrivere come vuole.

Ciccio8 ha scritto:

Albith ha scritto:Per infanzia e primaria è un conto, perché insegnare a scrivere secondo i vari sistemi è parte del programma, come sei io fossi un insegnante di disegno e non sapessi come si stende il colore a seconda dello strumento usato...

Per gli altri gradi scolastici tendo a essere più indulgente, ma non credo che il MIUR lo sarà...

Approfitto di cotanto prof. :0)
Oggi sono al ripasso veloce e mi sta venendo la depressione! Ho una specie di mal di mare da ondate di pagine e pagine di storia, tecniche della disciplina specifica e altre discipline annesse e connesse...
Faccio pausa.

A proposito di grafia e tecniche artistiche... Io mi interesso di semiologia, in particolare del rapporto tra scrittura e simbologia (anche ermetica), raccolgo e studio testi scritti a mano, con le varie tipologie grafiche, ho diversi documenti d'archivio raccolti personalmente (in foto digitali) e manuali di ortografia scaricati dalla rete...

Se avrai la bontà di indicarmi dei link di tua conoscenza, qualsiasi cosa tu ritenga valido per approfondire, te ne sarò grato. Anche rimandi a testi fondamentali da acquistare vanno bene.

Grazie

Io mi sono occupato di paleografia e mai di semiologia grafica e della scrittura, se non tangenzialmente.

Quindi ho testi di storia della scrittura, dell'ortografia, persino della punteggiatura, ma sui loro risvolti estetici e semiologici purtroppo non so aiutarti: è davvero troppo fuori i miei ambiti di studio.

Albith ha scritto:
Io mi sono occupato di paleografia e mai di semiologia grafica e della scrittura, se non tangenzialmente.

Quindi ho testi di storia della scrittura, dell'ortografia, persino della punteggiatura, ma sui loro risvolti estetici e semiologici purtroppo non so aiutarti: è davvero troppo fuori i miei ambiti di studio.

Ok, grazie comunque! :0)

In effetti il campo della semiologia apre ad uno studio talmente vasto...
Penso di avere i fondamentali, più altri testi sulla simbologia in arte.

Per l'ortografia ho già messo da parte un buon numero di manuali da affrontare per un certo progetto che ho in mente (risalente già alle mie prime esperienze di calcografia).

P.S.: Riguardo lo "stampatello corsivo" concordo nel non colpevolizzare chi ha semplicemente maturato questa attitudine, reinterpretando gli schemi scolastici.

Vero è, purtroppo... che di scuola stiamo parlando e che in questo caso bisogna adattarsi e scendere a compromessi. Se non per insegnare nella primaria almeno per la prova!

lola2011 ha scritto:Qui si tratta di un concorso pubblico! Per i Dsa ci sono gli strumenti compensativi e le misure dispensative. Se necessarie per il concorso andavano richieste prima. Per il resto ognuno può scrivere come vuole.

Vero!!! Un DSA, opportunatamente certificato da azienda ospedaliera di competenza, ha diritto, in sede di concorso, allo strumento compensativo segnalato dalla certificazione. Quindi, volendo, un computer per scrivere!!!
Basta avere certificazione e presentarla con l'iscrizione al concorso

Io non riesco a scrivere in corsivo, ho sempre usato lo stampatello minuscolo, come faccio???? Sono preoccupatissima, se qualcuno ha notizie più certe circa l'uso di quest'ultimo, mi faccia sapere....

Grazie, M.

L'unica è chiedere alla commissione o portare un certificato medico.

ora capisco perché alcuni studenti in prima superiore scrivono in stampatello maiuscolo... forse hanno seguito l'esempio dei loro insegnanti... :-/

paolopaolo ha scritto:ora capisco perché alcuni studenti in prima superiore scrivono in stampatello maiuscolo... forse hanno seguito l'esempio dei loro insegnanti... :-/

Oppure i loro insegnanti si sono stufati di affrontare una battaglia persa in partenza.

Del resto un tempo una delle materie di studio era la calligrafia (di fatto l'imitazione secondo dei parametri molto stretti di una grafia standard).

Mi inquieta un po' di più che anche sul forum, prima di essere informati che scrivere in MAIUSCOLO significa "urlare", scrivano in maiuscolo (significa avere sempre il blocco maiuscolo inserito...).

Forse il XXI secolo sarà quello in cui la scrittura corsiva minuscola diventerà una grafia raffinata per pochi estimatori :-)

Come ho spiegato, io mi sono disabituato al corsivo per migliorare la leggibilità dei miei testi, l'ho fatto nei primi anni di università, quando mi sono reso conto che persino io avevo, talvolta, qualche difficoltà a leggermi (chi non legge la sua scrittura .....).
Ora potrei scrivere in corsivo, ma lo farei con estrema lentezza.
Mi manca ? Assolutamente no; insegno elettronica, alla lavagna scrivo più formule che testi, e quei pochi testi se li scrivo in stampatello minuscolo, nessuno se ne lamenta.
Nei documenti ufficiali poi, spesso è imposto lo stampatello; quindi nessun problema.
Reimparare a scrivere in corsivo ad una velocità decente, non credo sarebbe un problema; ci vorrebbe solo almeno un mesetto di esercizio; ma perchè farlo ?
Io farò il concorso e spero accettino il mio stampatello minuscolo; in caso contrario, pazienza, tanto per quei 2 posti muffi che hanno messo in palio, non vale la pena sbattersi.
PS cambiando argomento, secondo voi perchè "hanno" che ho evidenziato in grassetto, l'ho scritto d'istinto senza "h" ?
Io so perfettamente che è un verbo e che come tale vuole l'h; so riconoscere quando indica il periodo di tempo e l'h non la vuole; il fatto che in un secondo tempo l'abbia corretto lo dimostra; eppure non di rado mi capita di caderci.
Secondo voi sono disgrafico ?

In una lingua con un rapporto fonema/grafema prossimo a 1 le regole ortografiche periferiche o eccentriche sono spesso soggette a essere ricondotte alla regola più generale.

Disgrafico non saprei dirlo visto che è un difetto di tipo artistico e non linguistico: quest'ultimo semmai è la disortografia :-)

Faccio presente che ai tempi del fascismo si sostituì, con scarso successo, la serie "ho hai ha hanno" con "ò ài à ànno", in quanto la H iniziale era sentita come un forestierismo.

Chiaramente problemi ben maggiori hanno gli amici inglesi e francesi: lì altro che H iniziali, CU e QU oppure CIE o CE...

Albith ha scritto:In una lingua con un rapporto fonema/grafema prossimo a 1 le regole ortografiche periferiche o eccentriche sono spesso soggette a essere ricondotte alla regola più generale.

Disgrafico non saprei dirlo visto che è un difetto di tipo artistico e non linguistico: quest'ultimo semmai è la disortografia :-)
Faccio presente che ai tempi del fascismo si sostituì, con scarso successo, la serie "ho hai ha hanno" con "ò ài à ànno", in quanto la H iniziale era sentita come un forestierismo.

Chiaramente problemi ben maggiori hanno gli amici inglesi e francesi: lì altro che H iniziali, CU e QU oppure CIE o CE...

Si, intendevo quello.
In effetti pensando ai miei problemi, sono giunto alla seguente ipotesi/conclusione: nel cervello deve esistere una zona di produzione del linguaggio (chiamiamola P), una zona di comando degli organi orali (chiamiamola O), una zona di comando degli organi grafici (chiamiamola G) ed una zona che sovraintende alla traduzione tra testo pensato e testo scritto, ovvero un "filtro ortografico" (chiamiamolo F).
Credo che il linguaggio, che nasce orale, abbia il proprio filtro incorporato, quindi P deve essere collegato con O; poi nelle persone normali P deve essere collegato con F ed F con G, creando così due linee di comunicazione separate; entrando nella "modalità scrittura", si attiva la seconda strada, che contiene le opportne correzioni.
Probabilmente nei disortografici questa seconda strada c'è, ma non è "asfaltata"; c'è poi una terza strada tra P e G, che non passa da F e che è asfaltata, quindi il linguaggio, quando non è costretto dall'attenzione e dalla volontà, d'istinto passa per la terza via e si perde le correzioni ortografiche.
Da calabrese tendo a pensare le doppie anche dove non ci sono (Calabbria), questo potrebbe spiegare il fatto che, oltre a pronunciarle (ma questo non scandalizza nessuno), purtroppo tendo anche a scriverle, anche quando so perfettamente che non ci vanno.
Immagino che se fossi inglese scriverei enaf anzichè enough.
Ho avuto fortuna a nascere in Italia.

La cosa è un po' più complicata e articolata, ma che il linguaggio sia molto distribuito nel cervello e non sia tutto concentrato in una zona che si occupi di tutto, ormai è noto da tempo.

Sulle idiosincrasie linguistiche, invece, come anche sugli idiolettismi c'è talmente tanta letteratura che posso solo invitarti a leggerla se ti interessa.

Albith ha scritto:La cosa è un po' più complicata e articolata, ma che il linguaggio sia molto distribuito nel cervello e non sia tutto concentrato in una zona che si occupi di tutto, ormai è noto da tempo.

Sulle idiosincrasie linguistiche, invece, come anche sugli idiolettismi c'è talmente tanta letteratura che posso solo invitarti a leggerla se ti interessa.

Forse dopo il TFA

Albith ha scritto:La cosa è un po' più complicata e articolata, ma che il linguaggio sia molto distribuito nel cervello e non sia tutto concentrato in una zona che si occupi di tutto, ormai è noto da tempo.

Sulle idiosincrasie linguistiche, invece, come anche sugli idiolettismi c'è talmente tanta letteratura che posso solo invitarti a leggerla se ti interessa.

msn

per me l'unico modo per rendere la mia grafia corsiva leggibile (che comunque uso... e poveretti i miei alunni,costretti a misurarsi con i miei luuuuuuunghiiiiissssimmmmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii giudizi, laddove mi servano dopo la griglia!) è usare la penna stilografica. In merito non ci sono controindicazioni, vero?

profnadia ha scritto:per me l'unico modo per rendere la mia grafia corsiva leggibile (che comunque uso... e poveretti i miei alunni,costretti a misurarsi con i miei luuuuuuunghiiiiissssimmmmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii giudizi, laddove mi servano dopo la griglia!) è usare la penna stilografica. In merito non ci sono controindicazioni, vero?

Purchè nera, credo di no

Quasi, quasi ... boccetta d'inchiostro e penna d'oca!!!


Uhm, si potrà portare il tampone con la carta assorbente?

Monlti anni fa nella scuola elementare c'era una materia che si chiamava "Calligrafia", forse è il caso di ripristinarla....