Vincitori concorso: come incrociarli con le GaE per le immissioni?

Promemoria primo messaggio :

Ho due domande:
1. una volta stilata la classifica dei vincitori del concorso, come si farà ad incrociare questa graduatoria con quella ad esaurimento per assegnare i posti? Ovvero, se nella regione X ci sono 100 posti per il concorso, di cui 10 nella provincia Y, in teoria nella provincia Y dovrebbero entrare in ruolo 20 persone, 10 da concorso, 10 da graduatoria ad esaurimento. Ma non è detto che i 10 posti per i concorsisti siano scelti da gente della provincia, ma magari, per assenza di altro, da persone di altre province della stessa regione... Insomma, mi sembra dura incrociare una graduatoria su base regionale con una provinciale... Forse le assegnazioni saranno separate? Ovvero nel capoluogo della regione X si assegneranno le 100 cattedre e poi i singoli u.s.p. assegneranno dalle GaE gli altri 100 posti ripartiti nelle singole province? Qualcuno ha idea?
2. Poniamo che un vincitore del concorso sia anche il primo della sua GaE, quindi occupi 2 posizioni utili, ma, essendo una persona sola, "lasci libero" uno dei due posti. Quel posto va assegnato a scalare sulla sua GaE di appartenenza o al primo degli idonei (ma non vincitore di posto) del concorso, che viene così ripescato? Mi sembra più plausibile che le immissioni siano effettuate proprio separatamente, lasciando al vincitore di entrambi i posti la scelta: se rinuncia a quello da concorso ripescano, se rinuncia a quello da GaE scorrono tale lista e immettono da lì... a logica direi così, ma è una pura teoria, che dite voi?
Ringrazio chi saprà illuminarmi.

giulia boffa ha scritto:

baby33 ha scritto:Ma siete sicuri che ogni anno ci siano tantissimi trasferimenti al Sud? Io non penso che ci siano tanti ruoli ancora da assegnare.

è la sensazione che tutti hanno però, che tutti arrivano al nord soffiano il ruolo e vanno

non sarebbe vera allora?

perchè se non è vera si accusa ingiustamente chi sale dal sud al nord solo per prendere il ruolo e poi tornare subito al paesello

in uno dei post iniziali che ha dato luogo alla discussione che stiamo portando avanti è stato scritto

"non è strano se abitassi in una regione del nord e, a ogni apertura di GE, venissi ricacciata indietro dai nuovi arrivi dal sud; sei sempre a un passo dal ruolo, c'è sempre qualcuno che arriva, ti soffia il posto e chiede di tornare al suo paese sfruttando la 104 o la 100 o il figlio piccolo o... inventa tu una gabola qualsiasi"

oppure
"pensateci bene: tutti dicono che al sud ci sono pensionamenti e quindi serve dare più immissioni; bene, persone di 50 60 e passa anni vengono al nord, prendono il ruolo, chiedono trasferimeto al sud, dopo pochi anni vanno in pensione, quindi... si libera un posto al sud con ruolo preso al nord..."

Sto notando che da una amara constatazione riguardo alla mia situazione personale si sta sviluppando un argomento interessante, non solo, senza litigate tali da far chiudere il post!

Purtroppo la realtà per gli insegnanti del nord non cambia;

dovrei forse avere più coraggio, sposarmi e fare il famoso figlio che il futuro papà sta desiderando da tempo (come peraltro io) ma, il solito ma, siamo entrambi precari e stiamo aspettando il 2014 con la paura addosso, è inutile negarlo; nel 2011 ci siamo trovati nel baratro, io a 50 e passa km. da casa a lavorare, lui, lasciamo perdere, trovò uno spezzone per pietà e misericordia...

Vorrei però far riflettere chi continua a sostenere che al nord ci sia lavoro, non so nelle alltre regioni, in Lombardia la crisi sta battendo di brutto da diversi anni, con le tasse del governo Monti la situazione delle attività produttive è sempre più precaria (ritorna la famosa parolina), mio padre, a esempio, è stato messo in cassa integrazione con altri colleghi perchè la ditta ha dovuto sborsare, solo di IMU nel 2012, ben 29 mila euro! Quest'anno, sono state eliminate le gite di più giorni, quasi tutti i genitori ci hanno detto chiaro e tondo che i soldi non ci sono, dobbiamo capire che il "Berlusca" è uno, gli altri sono persone che combattono tutti i giorni.

Durante la preselettiva e lo scritto successivo ho trovato tantissime persone, del nord che non hanno mai insegnato, che stanno provando il concorso, architetti che non sanno più dove sbattere la testa perchè l'edilizia è ferma, ingegneri allo stesso livello, addirittura tre pittori lche sono usciti da Brera mentre allo scritto ho trovato diverse laureate in lettere che, dopo anni, hanno rispolverato le nozioni perchè i mariti sono stati licenziati e, di riffa o di raffa, devi mangiare; tutto questo per dire che la situazione non è più quel roseo che accadeva anni fa, ormai la guerra fra poveri si combatte anche all'interno della stessa regione, se non provincia.

Nella scuola in cui sono quest'anno ho notato che gli insegnanti di ruolo sono indigeni, sono però insegnanti di una certa età, quindi entrati in ruolo anni e anni fa, e una discreta percentuale, circa un 70%, dei precari sono nativi della provincia o di quelle limitrofe mentre, solo pochi anni fa, la quota era inversa. Quindi, il mondo della scuola inizia a piacere anche ai nordisti, spero e mi auguro non solo come fonte sicura di reddito (al riguardo non posso negare di conoscere parecchi insegnanti del sud che lavorano con passione pur con tutte le problematiche legate all'essere lontani dai propri affetti)

sicuramente la crisi sta cambiando un po' lo scenario, ma per ora la situazione della crisi ha portato tagli generalizzati, la situazione resta la stessa

al nord ci sono sempre più docenti del sud e i trasferimenti giù sono maggiori dei ruoli

giulia boffa ha scritto:

proposte? semplice, chiedere ai sindacati che ben conoscono la situazione, è il loro mestiere mi sembra, chiedere più ruoli al sud, equilibrando la situazione

ma chissà perché questa cosa non si riesce ad ottenere, anzi no, ora sappiamo il perché...

ok, ma siccome io continuo a vedere la migrazione contraria...vuoi perchè nel frattempo dal primo trasferimento da sud a nord son passati anni e quindi ormai la famiglia, il cuore e gli affetti rimangono al sud ma la vita è al nord...vuoi perchè spesso il percorso risulta magicamente più fattibile cercando il ruolo al sud, pur continuando a lavorare come precario al nord...
dopo questi ruoli cercati e dati al sud...nessun trasferimento.
basta.
dove lo ottieni...lì resti a lavorare e a vivere. punto.

noi (io e mio marito) abbiamo fatto il concorso anche se siamo "in alto" nella 43 e nella 50 ... non sono le cdc nelle quali lavoriamo, quindi al prossimo aggiornamento verremo rimandati in basso...