BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
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carla75
jazzist
Ire
elisaPA
8 partecipanti
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Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
sì, jazzist, stiamo dicendo la stessa cosa. Grazie del chiarimento.
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Ire ha scritto:@Carla se il ragazzo disabile segue una programmazione per obbiettivi minimi fissati entro le fondamentali competenze necessarie ad ottenere un valido titolo di studio, perchè deve necessariamente esserci questa attenzione a cosa distingue i vari disagi?
Ricordati Carla che appunto parliamo di didattica, di scuola, di un ambito ben definito e limitato nel tempo.
Cosa distingue un dsa o un bes da un disabile lo determinerà la vita che queste persone saranno autonomamente in grado di condurre.
bene: se per dsa intendiamo un ragazzo con capacita' cognitive nella norma, ma con un problema di letto scrittura e calcolo basta togliere l'ostacolo per renderlo pienamente uguale agli altri. Calcolatrice, audio libro ecc....dispense dalla lingua straniera scritta, metodi didattici innovativi ovviamente. stessi esempi potrei fare per un bes. quindi gli obiettivi non vanno abbassati perché, messo in condizione ottimali e', da un punto di vista DIDATTICO, uguale agli altri, o ,come dice qualcuno anche di piu'. sempre da un punto di vista didattico, un ragazzo disabile difficilmente potrebbe raggiungere gli stessi obiettivi degli altri perché piu' lento, con scarsa memoria, con limitate capacita' di analisi e di sintesi e via discorrendo: ecco perché in questi casi si attua una programmazione per obiettivi minimi che, tra le altre cose, presuppone NECESSARIAMENTE, una figura di sostegno.
se mi dici che un dsa ha bisogno di obiettivi minimi allora arguisco che un ragazzo dislessico potrebbe avere gli stessi problemi di un ragazzo disabile (parliamo ovviamente di disabilita' lieve).
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Ottimo Jazzist, concordo in pieno!jazzist ha scritto:Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le abilità e le conoscenze fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi ma al contempo assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento di un allievo con DSA.
Molto utile anche l'esempio di programmazione per obiettivi minimi, per ogni disciplina, che hai postato.
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
@ Carla in linea di massima è sufficiente predisporre le cose in modo fruibile da un apprendimento dsa-style e non è necessario abbassare gli obbiettivi.
In realtà capita che anche solo fino a quando non siano acquisite tecniche compensative e/o metacognitive i fattori di lentezza, stanchezza, difficile memorizzazione, sfiducia, ................. rendano non sufficienti le misure dispensative e compensative "standard" per favorire l'apprendimento.
Può essere un buon intervento quello di abbassare gli obbiettivi in attesa che si alzino le capacità.
temporaneamente anche sì
In realtà capita che anche solo fino a quando non siano acquisite tecniche compensative e/o metacognitive i fattori di lentezza, stanchezza, difficile memorizzazione, sfiducia, ................. rendano non sufficienti le misure dispensative e compensative "standard" per favorire l'apprendimento.
Può essere un buon intervento quello di abbassare gli obbiettivi in attesa che si alzino le capacità.
se mi dici che un dsa ha bisogno di obiettivi minimi allora arguisco che un ragazzo dislessico potrebbe avere gli stessi problemi di un ragazzo disabile (parliamo ovviamente di disabilita' lieve).
temporaneamente anche sì
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Non si tratta di abbassare gli obiettivi, ma di graduarli in base al livello che si deve raggiungere per ottenere una valutazione piuttosto che un'altra e gli obiettivi minimi corrispondono al livello di sufficienza per TUTTI, BES, DSA e alunni "senzasigla".
@ Carla
Scusa Carla ora si parla di BES, ma prima di questo, quando in classe avevamo 25 alunni non "catalogati" con le varie sigle BES, DSA...., lavoravamo con loro calibrando la didattica e gli obiettivi in base alle loro potenzialità e se ci rendevamo conto che un alunno aveva seri limiti puntavamo sul raggiungimento, per lui, degli obiettivi minimi che corrispondevano al livello di sufficienza e da questo livello non si poteva prescindere per ottenere la promozione.
Ho sempre inserito nella mia programmazione curricolare in presenza di alunni tutti normodotati, nessun caso di sostegno, gli obiettivi minimi da raggiungere per ottenere la sufficienza.
Ritengo che questo aspetto debba essere obbligatoriamente sviluppato nella programmazione di ogni docente.
Tu, a parer mio, sbagli impostando l'uguaglianza obiettivi minimi= programmazione differenziata o ritenendo che gli obiettivi minimi debbano essere previsti solo per gli alunni con il sostegno. Io ritengo, invece, che gli obiettivi debbano essere, per tutti gli studenti, calibrati e suddivisi in livelli che vanno dal minimo per la sufficienza e arrivano al massimo per le eccellenze. Posso valutare il raggiungimento degli obiettivi minimi per qualsiasi studente che sia BES, DSA o niente di tutto ciò!
@ Carla
Scusa Carla ora si parla di BES, ma prima di questo, quando in classe avevamo 25 alunni non "catalogati" con le varie sigle BES, DSA...., lavoravamo con loro calibrando la didattica e gli obiettivi in base alle loro potenzialità e se ci rendevamo conto che un alunno aveva seri limiti puntavamo sul raggiungimento, per lui, degli obiettivi minimi che corrispondevano al livello di sufficienza e da questo livello non si poteva prescindere per ottenere la promozione.
Ho sempre inserito nella mia programmazione curricolare in presenza di alunni tutti normodotati, nessun caso di sostegno, gli obiettivi minimi da raggiungere per ottenere la sufficienza.
Ritengo che questo aspetto debba essere obbligatoriamente sviluppato nella programmazione di ogni docente.
Tu, a parer mio, sbagli impostando l'uguaglianza obiettivi minimi= programmazione differenziata o ritenendo che gli obiettivi minimi debbano essere previsti solo per gli alunni con il sostegno. Io ritengo, invece, che gli obiettivi debbano essere, per tutti gli studenti, calibrati e suddivisi in livelli che vanno dal minimo per la sufficienza e arrivano al massimo per le eccellenze. Posso valutare il raggiungimento degli obiettivi minimi per qualsiasi studente che sia BES, DSA o niente di tutto ciò!
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Disamina perfetta di Giovanna, che ha rimodulato al meglio quanto espresso da me negli interventi precedenti. La legge 53 di morattiana memoria introdusse il concetto di piani di studio personalizzati. Peraltro non è nemmeno tanto corretto associare gli ob minimi e quindi la relativa programmazione (il famoso pei semplificato o differenziato) agli alunni con 104 perché in quel caso (escludendo le superiori di II grado) calibriamo gli ob sulle effettive capacità e potenzialità dell'alunno.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Per stilare un buon piano che preveda la personalizzazione del curricolo potremmo convenire tutti su questi punti:
1. identificare i contenuti essenziali delle discipline per garantire la validità del corso di studi e del diploma rilasciato;
2. scegliere obiettivi realistici (cioè che l’alunno possa effettivamente raggiungere);
3. scegliere obiettivi significativi (cioè che abbiano rilevanza per lui, anche in vista della vita adulta);
4. scegliere obiettivi razionali, di cui l’alunno possa comprendere e condividere il significato e la rilevanza.
Fatto ciò non ci resta che saper valutare la diversità degli alunni (speciale normalità), sostenerli e lavorare in gruppo.
1. identificare i contenuti essenziali delle discipline per garantire la validità del corso di studi e del diploma rilasciato;
2. scegliere obiettivi realistici (cioè che l’alunno possa effettivamente raggiungere);
3. scegliere obiettivi significativi (cioè che abbiano rilevanza per lui, anche in vista della vita adulta);
4. scegliere obiettivi razionali, di cui l’alunno possa comprendere e condividere il significato e la rilevanza.
Fatto ciò non ci resta che saper valutare la diversità degli alunni (speciale normalità), sostenerli e lavorare in gruppo.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Se un ragazzo/a è Dsa si può risolvere utilizzando gli strumenti compensativi (audio, video, pc) e dispensativi (niente compiti scritti a mano ma solo con il pc, niente prove Invalsi, etc.) (quindi il Bes non serve).
Tom Cruise è dislessico e comunque impara le parti ascoltando un audio che gli suggerisce le battute le quali impara a memoria per recitare.
Non vi è bisogno di obiettivi ridotti se si hanno gli strumenti e gli alunni seguono l'identico programma degli altri, se si impegnano vengono promossi se invece no vendono fermati.
Gurda che dsa nn corrisponde a meccanica
nel senso che il percorso per arrivare al regime nel quale sia sufficiente l'audio libro o la calcolatrice per compensare le difficoltà è lungo e pieno di insidie.
Lo si intraprende con fiducia perchè si prevede (a differenza di quello che succede per un ritardo cognitivo) che prima o poi metacognizione audiolibri e calcolatrici compenseranno le difficoltà.
Servono anni.
Qualcuno non si impegna, certo, e sicuramente va fermato.
Ma l'equazione é dsa -->gli concedo gli strumenti ----> non ce la fa = non si impegna
non è corretta e perdonami sembra suggerire che ancora le implicazioni e complicazioni dei dsa non siano del tutto comprese da chi la azzarda.
Se un ragazzo/a ha problemi familiari o subisce violenza, in tal caso è criminale risolvere i suoi problemi di carenza didattica e comportamentale con un fantomatico Bes. La soluzione è quella di intervenire sul ragazzo e sulla famiglia con l'assistenza sociale, il Tribunale dei minori e l'aiuto dello psicologo per il ragazzo e per la famiglia. In tal caso la scuola deve segnalare tempestivamente e direttamente al Tribunale dei Minori la situazione e poi aspettare che vi sia una soluzione (quindi il Bes non serve).
La scuola si occupa di apprendimento, l'apprendimento di un ragazzo con simili retroterra può essere difficoltoso, può bloccarsi, può essere rifiutato.
La scuola si occupa di questo, e sarebbe criminale non lo facesse perchè quella è la sua ragione di esistere.
Il fatto che la scuola se ne occupi non significa che si pretende di risolvere tali problemi concedendo una calcolatrice o un compito più breve significa che ogni figura fa la propria parte.
Metti che io abbia un incidente nel quale mi rompo le calze e graffio l'auto
non è che pretendo che facendo rimagliare la calza l'auto si rivernici per quello andrò dal carrozziere.
Sempre io, stesso incidente due situazioni da affrontare, due figure che l'affrontano
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Il BES non è una medicina che possiamo definire buona o cattiva; è solo un termine che riconduce tutta una serie di problematiche nell'alveo della condizione di normalità. Si parla di un modello di scuola inclusivo che deve lavorare su una serie di interventi individualizzati/personalizzati e gestire la classe come comunità inclusiva; si tratta in pratica di ridefinire il nostro approccio tradizionale sedimentato nel corso di trent'anni e più.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
jazzist ha scritto:Per stilare un buon piano che preveda la personalizzazione del curricolo potremmo convenire tutti su questi punti:
1. identificare i contenuti essenziali delle discipline per garantire la validità del corso di studi e del diploma rilasciato;
2. scegliere obiettivi realistici (cioè che l’alunno possa effettivamente raggiungere);
3. scegliere obiettivi significativi (cioè che abbiano rilevanza per lui, anche in vista della vita adulta);
4. scegliere obiettivi razionali, di cui l’alunno possa comprendere e condividere il significato e la rilevanza.
Fatto ciò non ci resta che saper valutare la diversità degli alunni (speciale normalità), sostenerli e lavorare in gruppo.
cosa di meglio si può cercare? :-)
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
In senso stretto si parla di BES indicando quelli non tutelati da 104 e 170.
ne abbiamo già parlato anche altrove comunque: è fuori di dubbio che anche prima della carta voi utilizzaste tutto quello che potevate per aiutare i ragazzi in difficoltà
Una istituzione dello Stato però non può affidare le linee che intende osservare alla sola buona volontà dei docenti perchè questo si traduce in docenti che lo fanno e docenti che non lo fanno o lo fanno parzialmente o lo fanno male di conseguenza in ragazzi tutelati o non tutelati.
Lo Stato deve dare linee precise che debbono essere seguite da tutti. Per questo è necessaria la carta.
A riguardo il problema degli studenti con problemi di comportamento e rendimento derivante dalla trascuratezza o dalle violenze in famiglia, non abbiamo da sempre adoperato a scuola comprensione ed attenzione? Non abbiamo la responsabilità di informazione tempestiva delle forze dell'ordine e del Tribunale dei minori. A che serve la burocrazia cartacea e spesso ipocrita del Bes? (soprattutto quando invece di informare tempestivamente si sceglie l'omertà).
ne abbiamo già parlato anche altrove comunque: è fuori di dubbio che anche prima della carta voi utilizzaste tutto quello che potevate per aiutare i ragazzi in difficoltà
Una istituzione dello Stato però non può affidare le linee che intende osservare alla sola buona volontà dei docenti perchè questo si traduce in docenti che lo fanno e docenti che non lo fanno o lo fanno parzialmente o lo fanno male di conseguenza in ragazzi tutelati o non tutelati.
Lo Stato deve dare linee precise che debbono essere seguite da tutti. Per questo è necessaria la carta.
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
MA guardate che non vi è alcun obbligo di diagnosi né tantomeno la volontà da parte del Ministero di sfiancarci da questo punto di vista. Parliamo di pochi casi e cmq sempre di carattere transitorio rispetto a quelli riconducibili a patologie, disturbi o difficoltà, per i quali è obbligatoria una certificazione. Si può prevedere un pdp anche per soli tre mesi ma davvero sono casi che non possono spaventarci né tantomeno mandarci in confusione. Nel caso di alunni che mostrano nella fase iniziale delle difficoltà non riconducibili a situazioni di disagio et similia, si convocano i genitori, si spiega loro la situazione e si consiglia una visita specialista. A quel punto saranno loro a decidere se mandare a visita il figlio, così come decidono loro se condividere o no il pdp. Questo accanimento nei confronti dei bes è un po' esagerato, fermo restando la questione dei FIL, sui quali ho molte perplessità. Io sto facendo più fatica a far capire questa cosa ai colleghi piuttosto che a preparare griglie, modelli di pdp e di buone prassi e stendere il pai. Sembra maggiore il disagio dei docenti, se mi consentite.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Concordo con tutto Jazzist
La mia unica perplessità sui FIL è quella che ancora mi fa domandare :"perchè questi ragazzi non sono tutelati?"
cosa ha fatto prendere questa decisione di non dare loro un terreno adeguato nel quale trovare possibilità?
La mia unica perplessità sui FIL è quella che ancora mi fa domandare :"perchè questi ragazzi non sono tutelati?"
cosa ha fatto prendere questa decisione di non dare loro un terreno adeguato nel quale trovare possibilità?
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
è un problema di cui ho parlato con il neuropsichiatra di riferimento di molte scuole della mia prov, nonché mio prof al corso di specializzazione. una situazione sulla quale non concordano nemmeno tra di loro, davvero basta poco, una risposta errata ai test standardizzati, per scivolare sopra o sotto la soglia della normalità intellettiva, con conseguenze molto marcate: 104 si o 104 no. Un limbo, una terra di mezzo che rappresenta un rischio.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Ire ha scritto:jazzist ha scritto:Per stilare un buon piano che preveda la personalizzazione del curricolo potremmo convenire tutti su questi punti:
1. identificare i contenuti essenziali delle discipline per garantire la validità del corso di studi e del diploma rilasciato;
2. scegliere obiettivi realistici (cioè che l’alunno possa effettivamente raggiungere);
3. scegliere obiettivi significativi (cioè che abbiano rilevanza per lui, anche in vista della vita adulta);
4. scegliere obiettivi razionali, di cui l’alunno possa comprendere e condividere il significato e la rilevanza.
Fatto ciò non ci resta che saper valutare la diversità degli alunni (speciale normalità), sostenerli e lavorare in gruppo.
cosa di meglio si può cercare? :-)
e tu pensi che alle superiori cio' sia possibile?
vi inviterei a vedere quello che succede quando all'esame arrivano le buste del ministero, ricordandovi inoltre che eventuali prove equipollenti (ammesse e sconsigliate anche degli esperti) si possono somministrare solo al ragazzi con sostegno.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
jazzist ha scritto:è un problema di cui ho parlato con il neuropsichiatra di riferimento di molte scuole della mia prov, nonché mio prof al corso di specializzazione. una situazione sulla quale non concordano nemmeno tra di loro, davvero basta poco, una risposta errata ai test standardizzati, per scivolare sopra o sotto la soglia della normalità intellettiva, con conseguenze molto marcate: 104 si o 104 no. Un limbo, una terra di mezzo che rappresenta un rischio.
Bene, ho poco polso della situazione bes, se mi dici che gli specialisti si confrontano anche se ancora non trovano un accordo significa che a qualcosa di diverso si arriverà
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
carla75 ha scritto:
vi inviterei a vedere quello che succede quando all'esame arrivano le buste del ministero, ricordandovi inoltre che eventuali prove equipollenti (ammesse e sconsigliate anche degli esperti) si possono somministrare solo al ragazzi con sostegno.
Il fatto che sia difficile, o impossibile in certe realtà, non significa che non sia ciò cui si deve tendere. Se non si hanno nemmeno chiari passaggi da fare non si va da nessuna parte.
Si comincerà col fare il primo passo sapendo quale direzione prendere.
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
Quanto ha individuato jazzist come buona pratica da perseguire non ha niente a che fare con la burocrazia.
Per come si è sviluppato il discorso nella discussione presente non è di alcuna utilità inserire ulteriori commenti sulla lettera che ha dato inizio al 3ad o sui suoi redattori.
Per come si è sviluppato il discorso nella discussione presente non è di alcuna utilità inserire ulteriori commenti sulla lettera che ha dato inizio al 3ad o sui suoi redattori.
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
CArla75 se hai proposte migliori siamo qui per condividerle.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: BES che ne pensate di questo articolo del Gruppo di Firenze?
quale primo passo Ire????? studiamoci la normativa come stanno facendo tutti presidenti di commissione, che vi assicuro vengono ben informati.Ire ha scritto:carla75 ha scritto:
vi inviterei a vedere quello che succede quando all'esame arrivano le buste del ministero, ricordandovi inoltre che eventuali prove equipollenti (ammesse e sconsigliate anche degli esperti) si possono somministrare solo al ragazzi con sostegno.
Il fatto che sia difficile, o impossibile in certe realtà, non significa che non sia ciò cui si deve tendere. Se non si hanno nemmeno chiari passaggi da fare non si va da nessuna parte.
Si comincerà col fare il primo passo sapendo quale direzione prendere.
nella realta' delle superiori non possiamo dire che e' difficile: non e' possibile. la legge non lo prevede. e credo che tu ben conosca quali sono gli strumenti che possono utilizzare i ragazzi con dsa o bes.
quindi quando si dice che i bes sono il frutto di un mero risparmio E' VERO. tanto che nessuno sconto e' previsto per l'accertamento delle loro competenze in uscita. Invito i colleghi a riflettere.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
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