Tar Lazio apre le porte al primo dei laureati esclusi

Promemoria primo messaggio :

La corrente di pensiero che ha remato contro l'adesione al ricorso da parte dei candidati esclusi incassa oggi la prima smentita.

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Penso a chi si voleva scommetere la casa....

Gli IPT sono un caso diverso rispetto agli altri laureati.

al momento non lo sono per il tar di trento......poi si vedrà per il cds

kappa27 ha scritto:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Penso a chi si voleva scommetere la casa....

per caso ti riferisci all'onnisciente Arg82....no ma lui aveva scherzato...tra un po gli pignoriamo anche i mobili...

avvocatodeldiavolo ha scritto:Gli IPT sono un caso diverso rispetto agli altri laureati.

e i laureati a Trento che sarebbero laureati tecnico pratici...ma fatela finita che la cosa non può reggere..la banda dell'ebetino tra un po se ne va a casa e i giudici hanno capito finalmente che sono degli incompetenti

Speriamo che vada a casa. Lui e il suo "potenziamento" del cavolo che ha incasinato tutto.

Green.Golden ha scritto:

charman ha scritto:Cmq se lo scopo del ministero era quello di un concorso per soli abilitati e se il TAR dovesse dare loro ragione...allora il MIUR ha fallito. Ma non era più semplice alzare a 30 i punti dei titoli e dare alle abilitazione il doppio dei punti? Voglio vedere poi se 20 punti in più non sarebbero stati una sorta di esclusione virtuale...

Dei 20 punti in più uno non se ne fa niente se non supera lo scritto.

vabbè ma non è che boccia allo scritto per colpa del non abilitato seduto accanto...
a mio avviso l'idea di charman sarebbe stata perfetta, troppo intelligente per il livello del MIUR però.

E poi si sarebbero cmq inventati qualche ricorso perché i punti dell'abilitazione "non è giusto siano così alti...."

Non se ne esce.

avvocatodeldiavolo ha scritto:E poi si sarebbero cmq inventati qualche ricorso perché i punti dell'abilitazione "non è giusto siano così alti...."

Non se ne esce.

Se ne uscirebbe: con un sistema di reclutamento chiaro, ragionevole, onesto per tutti. Qualcuno che si prenda la responsabilità di stabilire come si farà in futuro, e come gestire al meglio l'inevitabile transitorio.
Inoltre: assumere in base alle necessità e non in base alle bizze (vedi face C del piano straordinario): la riduzione dei posti per noi rispetto alle aspettative non viene certo dai 4 gatti di laureati che vorrebbero partecipare, o dai pas. Viene da un piano straordinario di assunzioni fatto - appena l'altro ieri - alla cdc (e con l'acronimo non intendo classe di concorso). Possibile che il MIUR sia commissariato per le ore da ripristinare tagliate dalla Gelmini, e questi assumano gente che quasi non si ricordava di aver fatto un concorso 15 anni fa? di cui non c'è stato bisogno per 15 anni, e di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno anche oggi?
Con un vero, razionale piano di assunzioni i posti per gli abilitati sarebbero stati molti di più. Questo solo manca a tutti: l'interesse della politica a fare in modo che le cose funzionino al meglio, e non a convenienza.
L'idea che le cose vanno fatte PER BENE, con RAZIOCINIO, rispettando la Costituzione, e non per accontentare una categoria o l'altra.
Ma non è l'obiettivo del MIUR, questa l'amara realtà.
In questi anni hanno collezionato una quantità di ricorsi immane, io penso che una enorme fetta dei ricorrenti ai tribunali amministrativi ce l'abbia col MIUR. QUesto imporrebbe una riflessione sui dirigenti e sul modo di operare, no? Perché è vero che la 107 l'ha fatta il governo, ma non credo che l'abbiano inventata di sana pianta autonomamente senza chiedere alun parere tecnico ai vertici del MIUR. A loro non tocca alcuna responsabilità per questi evidenti errori?

Allora, anche basta! Quando avrà fine quest'agonia? Noi paghiamo doppiamente: come parti lese in quanto controinteressati, e come contribuenti costretti a pagare il costo ingente di tutti quei ricorsi. Questa gente va spazzata via, a costo di buttare il bambino con l'acqua sporca, pazienza, ma qui davvero la situazione è insostenibile.
Che vengano demansionati a fare gli uscieri, perché è ciò che meritano, ad essere generosi.