"Abilitazione insegnamento 60 Cfu: le novità, dal 2022 addio a laurea più 24 Cfu"

Promemoria primo messaggio :


"“L’obiettivo è determinare un significativo miglioramento della qualità dei percorsi educativi per offrire a studentesse e studenti sempre migliori livelli di conoscenze, capacità interpersonali e metodologico-applicative.Un modello che invece piace al ministro prevede il conseguimento tramite CFU dell’abilitazione all’insegnamento con 60 crediti universitari nel settore pedagogico, 24 dei quali da ottenere tramite tirocinio. Sarà questa la chiave per accedere ai concorsi semplificati. Poi chi li supera accede ad anno di formazione e prova, con valutazione finale e finalmente la conferma in ruolo."

L'idea mi pare buona, formare i docenti fin dall'Università evitando di imbarcare dentro riciclati e ripieghisti. Ho solo 2 dubbi:

1) questi 60 CFU saranno acquistabili come quella farsa dei 24CFU ?

2) La valutazione finale sarà proforma,come tutto in Italia, oppure sarà un vero e proprio esame selettivo serio?

Sconcertato_2 ha scritto:Io ho provato in questo forum a sottolineare più volte come lo stipendio dei docenti sia basso e non in linea col mercato.

In giro c'è un mercato davvero di merda, non sono così sicuro che il nostro non sia uno stipendio adeguato; una volta era così ma oggi sono molti i laureati che guadagnano meno di noi.

Poi mettici dentro che nel nostro lavoro se non fai cazzate scivoli verso la pensione senza intoppi ....

Spesso fanno sia l' insegnamento che la professione , cosi i contributi glie li versa lo stato ,possono e giustamente lo fanno.
Mio nipote e' un informatico, lavora a Milano non dico dove , prende circa 4mila euro al mese piu' benefit vari tra cui auto aziendale di un certo livello,non gli interessa insegnare

Aggiungo...i colleghi di matematica von le ripetizioni fanno il doppio dello stipendio....io povera insegnante di filosofia e sc. Umane rimarro' povera a vita, fortunatamente con 1700 euro dove sto io si vive bene, se stessi a Milano farei ls fame

stringiamciacoorte ha scritto:

Sconcertato_2 ha scritto:Io ho provato in questo forum a sottolineare più volte come lo stipendio dei docenti sia basso e non in linea col mercato.

In giro c'è un mercato davvero di merda, non sono così sicuro che il nostro non sia uno stipendio adeguato; una volta era così ma oggi sono molti i laureati che guadagnano meno di noi.

Poi mettici dentro che nel nostro lavoro se non fai cazzate scivoli verso la pensione senza intoppi ....

Non sono io a dirlo e neanche tu, lo dice il mercato.

Insegnanti ingegneri non si trovano, soprattutto al nord. Le graduatorie sono esaurire e non c'è nessuno disponibile. Molti dei docenti di ruolo sono meridionali altrimenti la situazione sarebbe totalmente nera.

Nella mia scuola (Lombardia) ci sono la metà dei posti liberi per ingegneria elettronica e non si trova nessuno, neanche a pregarli. Problema diffuso anche in altre scuole della mia provincia.

donadoni ha scritto:Aggiungo...i colleghi di matematica von le ripetizioni fanno il doppio dello stipendio....io povera insegnante di filosofia e sc. Umane rimarro' povera a vita, fortunatamente con 1700 euro dove sto io si vive bene, se stessi a Milano farei ls fame

ma valà che è finita pure quella pacchia li, ormai non c'è più trippa per gatti rimasta

donadoni ha scritto:Spesso fanno sia l' insegnamento che la professione , cosi  i contributi glie li versa lo stato ,possono e giustamente lo fanno.
Mio nipote e' un informatico, lavora a Milano non dico dove , prende circa 4mila euro al mese piu' benefit vari tra cui auto aziendale di un certo livello,non gli interessa insegnare

beh come del resto a molti insegnanti non frega niente dei 4000 mila euri al mese e nemmeno dell'auto aziendale!

stringiamciacoorte ha scritto:

Sconcertato_2 ha scritto:Io ho provato in questo forum a sottolineare più volte come lo stipendio dei docenti sia basso e non in linea col mercato.

In giro c'è un mercato davvero di merda, non sono così sicuro che il nostro non sia uno stipendio adeguato; una volta era così ma oggi sono molti i laureati che guadagnano meno di noi.

Poi mettici dentro che nel nostro lavoro se non fai cazzate scivoli verso la pensione senza intoppi ....

si infati,... il problema é appunto non fare cazzate

Io sono una “ripieghista” perché ho iniziato a insegnare dopo circa vent’anni di un’altra professione. Adesso insegno in una scuola professionale, dove mi capita spesso di dover insegnare agli alunni a fare il lavoro che ho fatto in azienda per anni. È meglio un insegnante che non ha mai fatto quel lavoro e che ha sempre solo insegnato o uno che invece è stato un professionista? Sicuramente il professionista “ripieghista” non è detto che abbia la vocazione all’insegnamento, io ad esempio non ce l’avevo affatto, ho dovuto imparare a fare questo lavoro proprio da zero… Su altri aspetti invece ho una marcia in più.
Condivido quello che è già stato detto che questi percorsi servono fondamentalmente a indottrinare, e a far andare in cattedra persone plasmate a immagine somiglianza di quello che vuol far passare il MIUR.
Buon anno a tutti!

fntscnzt ha scritto:

franco71 ha scritto:E poi spezzo una lancia (o accendo un cero) per il docente di Religione, perché un docente non dovrebbe fare in quell'ora la sua lezione dignitosa o dare un contributo alla crescita morale e culturale dello studente che ha scelto di usufruirne? Almeno in linea teorica.

E comunque, il problema dell'anomalia inaccettabile dell'inquadramento degli insegnanti di religione esisterebbe comunque, anche se questi si massacrassero di fatica.

Faccio presenti tre cose:

a) che si tratta di docenti pagati dallo stato ma (a differenza di tutti gli altri) selezionati e abilitati da un'autorità esterna completamente estranea alla pubblica amministrazione, e scelti con criteri completamente privi di trasparenza e di equità rispetto alle modalità di assunzione degli altri;

b) che sono gli unici docenti assunti ufficialmente per rappresentare un punto di vista ideologico ben preciso e dichiaratamente di parte, e NON un quadro generale di conscenze culturali soggette a interpretazioni pluralistiche, cosa che sarebbe in palese contrasto con i principi costituzionali che affermano che tutte le religioni e tutte le opinioni filosofiche dovrebbero essere trattate allo stesso modo, ma si fa finta di non vederlo;

c) che nei contesti in cui a seguire religione sono in pochi (e assicuro che, almeno alle superiori, questi contesti esistono e sono sempre più comuni) questi si ritrovano "classi" di quattro o cinque alunni mentre tutti gli altri se ne smazzano 25 o 30.

fntscnzt ha scritto:Che la (bassa) retribuzione faccia scappare un sacco di gente STEM dalla professione è un dato di fatto. Ad aver fatto il passaggio opposto siamo pochissimi...

Veramente, negli ultimi anni, ne ho visti a palate... di ingegneri, fisici, chimici, architetti, biologi, agronomi e informatici (per non parlare di giuristi e commercialisti, che non rientrano nelle STEM ma che comunque 20 anni fa consideravano l'insegnamento una schifezza e inseguivano le libere professioni o la carriera in azienda) che a 45-50 anni sgomitano per un posticino a scuola! E noto anche che tra questi c'è una notevole percentuale di maschi, che evidentemente per decenni hanno considerato l'insegnamento "un lavoretto da donne" ma adesso ci ripensano...

Sarà... Ovunque si cercano docenti di informatica, matematica, fisica, spesso meccanica, elettronica eccetera, perché mancano quasi ovunque, si arriva agli interpelli nazionali. Di docenti delle altre discipline che hai citato non se ne cercano, anzi, per le discipline giuridiche ed economiche ci sono anche vincitori di concorsi di venti anni ancora in attesa del ruolo...

fntscnzt ha scritto:Sarà... Ovunque si cercano docenti di informatica, matematica, fisica, spesso meccanica, elettronica eccetera, perché mancano quasi ovunque, si arriva agli interpelli nazionali. Di docenti delle altre discipline che hai citato non se ne cercano, anzi, per le discipline giuridiche ed economiche ci sono anche vincitori di concorsi di venti anni ancora in attesa del ruolo...

Infatti, questi fantomatici ingegneri che sgomitano per diventare docenti evidentemente li vede solo paniscus ma non certo le scuole.

Non dico che non ce ne siano... Io sono laureato in fisica e facevo il "mestiere più sexy del secolo", avevo prospettive decisamente migliori lato economico nell'azienda dove ero. Ma nella vita non ci sono solo i soldi, c'è anche la felicità, così ho mollato tutto per fare il prof, ed è stata la decisione migliore della mia vita.
Ma siamo pochissimi...

Mario1970 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

Sconcertato_2 ha scritto:Io ho provato in questo forum a sottolineare più volte come lo stipendio dei docenti sia basso e non in linea col mercato.

In giro c'è un mercato davvero di merda, non sono così sicuro che il nostro non sia uno stipendio adeguato; una volta era così ma oggi sono molti i laureati che guadagnano meno di noi.

Poi mettici dentro che nel nostro lavoro se non fai cazzate scivoli verso la pensione senza intoppi ....

si infati,... il problema é appunto non fare cazzate

Nel privato, anche se non fai cazzate l'azienda può delocalizzare.

Du risk is pegg che uan

franco71 ha scritto:
Rivendicare per il corpo docente dei salari maggiorati, più equi e giusti, è una battaglia doverosa, ripeto non lo si fa a scapito degli altri docenti, creando docenti di serie A e docenti di serie B, il che sarebbe semplicemente anticostituzionale.

Non si capisce perché non risulta anticostituzionale la differenza del costo della vita. Chi lavora a Milano (in generale in una città del nord) ha un potere di acquisto mooooolto inferiore rispetto a chi vive al sud, specie nei paesini. Eppure  nessuno si scandalizza soprattutto chi non vive questo problema.

Di fatto ci sono docenti di seria A e di serie B,  quest'ultimi sono quelli costretti a fare i conti col caro vita.

Niente, si vede che al nord il buon dio è stato più avaro che al sud con i geni dell'intelligenza.
Al nord hai i servizi, al sud li paghi.

Sempre con sta menata dei servizi. Io mi riferisco al costo della vita soprattutto sui generi alimentari ma non solo.

Anche i cosiddetti servizi non sono certo gratis, costano e anche tanto. Tanto per citarne 1, il costo della metro a Milano (principe città del nord) è praticamente il doppio di quello a Napoli (principale città del sud).

E basta, perché non ti scandalizzi? Forse perché a taluni non conviene.

Sconcertato_2 ha scritto:

franco71 ha scritto:
Rivendicare per il corpo docente dei salari maggiorati, più equi e giusti, è una battaglia doverosa, ripeto non lo si fa a scapito degli altri docenti, creando docenti di serie A e docenti di serie B, il che sarebbe semplicemente anticostituzionale.

Non si capisce perché non risulta anticostituzionale la differenza del costo della vita. Chi lavora a Milano (in generale in una città del nord) ha un potere di acquisto mooooolto inferiore rispetto a chi vive al sud, specie nei paesini. Eppure  nessuno si scandalizza soprattutto chi non vive questo problema.

Di fatto ci sono docenti di seria A e di serie B,  quest'ultimi sono quelli costretti a fare i conti col caro vita.

Le gabbie salariali non sono ideate per aumentare gli stipendi al nord, dove servono più soldi, ma per ridurli al sud, dove ne servono di meno.

Lo stipendio deve essere commisurato a quanto vale il lavoro che fai non a quanto serve per vivere, altrimenti un amministratore delegato di una grande industria di Milano dovrebbe guadagnare quanto chi gli pulisce i cessi a Milano.
Mi risulta che il lavoro di docente a Palermo ed a Milano sia lo stesso; richiede le stesse capacità ed offre lo stesso servizio; chi ritiene che a Milano i soldi non bastino può cambiare città.

fntscnzt ha scritto:Non dico che non ce ne siano... Io sono laureato in fisica e facevo il "mestiere più sexy del secolo", avevo prospettive decisamente migliori lato economico nell'azienda dove ero. Ma nella vita non ci sono solo i soldi, c'è anche la felicità, così ho mollato tutto per fare il prof, ed è stata la decisione migliore della mia vita.
Ma siamo pochissimi...

Nella vita non ci sono solo i soldi….:-)))
Ma smettila

Mario1970 ha scritto:

fntscnzt ha scritto:Non dico che non ce ne siano... Io sono laureato in fisica e facevo il "mestiere più sexy del secolo", avevo prospettive decisamente migliori lato economico nell'azienda dove ero. Ma nella vita non ci sono solo i soldi, c'è anche la felicità, così ho mollato tutto per fare il prof, ed è stata la decisione migliore della mia vita.
Ma siamo pochissimi...

Nella vita non ci sono solo i soldi….:-)))
Ma smettila

Nella vita non ci sono solo i soldi; quando le persone sagge ne hanno abbastanza è normale che cerchino le cose che con i soldi non si possono comprare.

Il punto è "abbastanza" quant'è ?

In medio stat virtus (come dicono le monache).

stringiamciacoorte ha scritto:

Mario1970 ha scritto:

fntscnzt ha scritto:Non dico che non ce ne siano... Io sono laureato in fisica e facevo il "mestiere più sexy del secolo", avevo prospettive decisamente migliori lato economico nell'azienda dove ero. Ma nella vita non ci sono solo i soldi, c'è anche la felicità, così ho mollato tutto per fare il prof, ed è stata la decisione migliore della mia vita.
Ma siamo pochissimi...

Nella vita non ci sono solo i soldi….:-)))
Ma smettila

Nella vita non ci sono solo i soldi; quando le persone sagge ne hanno abbastanza è normale che cerchino le cose che con i soldi non si possono comprare.

Il punto è "abbastanza" quant'è ?

In medio stat virtus (come dicono le monache).

Ahahah:-))
Questa l’ho capita anche io, :-)))

stringiamciacoorte ha scritto:
Lo stipendio deve essere commisurato a quanto vale il lavoro che fai non a quanto serve per vivere, altrimenti un amministratore delegato di una grande industria di Milano dovrebbe guadagnare quanto chi gli pulisce i cessi a Milano.

Infatti nel privato, a parità di lavoro, lo stipendio è decisamente minore al sud. Vuoi sapere quanto guadagna una cassiera al sud? Eppure fa lo stesso lavoro della cassiera del nord. È la legge del mercato che nella scuola non si vuol seguire con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Docenti STEM introvabili, soprattutto al nord.

stringiamciacoorte ha scritto:
Mi risulta che il lavoro di docente a Palermo ed a Milano sia lo stesso; richiede le stesse capacità ed offre lo stesso servizio; chi ritiene che a Milano i soldi non bastino può cambiare città.

E che ragionamento è questo? Gli studenti di Milano non hanno il diritto di avere degli insegnanti e anche validi? Gli autoctoni non hanno il diritto di vivere nella loro città?
Il tuo è un ragionamento completamente sbagliato ed è proprio quello che si chiede di fare oggi con i risultati disastrosi che vediamo nelle scuole. Insegnanti che mancano, insegnanti di passaggio che prendono il ruolo e scappano via. Io direi basta!

il succo è questo: "io merito di più di voi che meritate di meno". Se ne siete convinti lasciate perdere la scuola e mettetevi sul libero mercato.

Il tuo succo è questo: "io sto bene così al sud e me ne frego se al nord il mio collega non vive allo stesso modo. Me ne frego se gli studenti del nord sono penalizzati perché non hanno insegnanti o li vedono solo di passaggio".

con questo ragionamento valgono tutte le sciocchezze festive che si leggono in questi giorni su questo forum, del tipo:
- io insegno una disciplina stem e devo guadagnare di più dell'insegnante di una materia non disciplinare
- io correggo 40 compiti al mese e devo guadagnare di più del collega che ne corregge 30
- io insegno una materia importante e merito considerazione maggiore del collega della materia secondaria
- io sono pendolare e voglio che mi si paghino i viaggi casa-scuola
- quando ho i collegi docenti nel pomeriggio pretendo mi si paghi il buono pasto
- io sono qualificato e non sopporto che la scuola mi paghi la metà di quello che mi pagherebbero le aziende
Il massimo del vostro godimento non consiste nel migliorare la nostra comune e alquanto insoddisfacente condizione stipendiale, ma casomai nell'abbassare quella dei vostri colleghi che per qualche oscuro motivo ritenete che meritino meno soldi. Vi rode che il collega di Palermo (che probabilmente si è fatto venti anni di precariato in giro per tutta la Sicilia o, più probabilmente, per tutta Italia) guadagni quanto voi e magari mangi la cacciata che gli ha preparato mammà? E allora, perchè non chiedete il trasferimento in una qualunque città del sud, visto che pensate che sia il bengodi? Oppure perché non tornate ai vostri bei lavori nel privato, dove vi pagavano il doppio?
Siete così deludenti da tirare in ballo i disagi che vivono gli alunni del nord, come se invece quelli del sud avessero organici stabili, di alta qualità, scuole perfette e organizzatissime e così via.
Dietro queste misere considerazioni c'è, oltre l'ideologia liberista spinta all'estremo, in un ambito come quello scolastico che ne dovrebbe rimanere incontaminato, anche l'idea del federalismo differenziato, quella cosa per cui dopo decenni in cui abbiamo assistito a un trasferimento netto di risorse dal sud al nord, le regioni del nord chiedono ancora più risorse, più benessere e la possibilità di farsi gli affari propri ancora più di prima.